Primavera in GIAPPONE

hanami_sakura_giappone
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Quest’anno la fioritura dei #ciliegi in #Giappone è arrivata in anticipo. I ciliegi, detti sakura, sono il simboli della fragilità e caducità della vita così come della transitorietà delle cose, mentre la tradizione di guardare i fiori si dice #hanami (花見) ‘hana’ vuol dire fiori e ‘mi’ sta per guardare, osservare.

Inizialmente però l’hanami non si riferiva ai ciliegi, ma agli ume, vale a dire gli alberi di prugne.

Ormai la tradizione è legata prevalentemente ai ciliegi e comincia a Marzo e dura fino a fine Aprile primi di Maggio. Si usa organizzare dei pic-nic sui prati bevendo sake in compagnia di amici e parenti e godere della frescura dei rami.

La festa si conclude di notte, con la cosiddetta Yozakura (notte dei ciliegi), quando il buio è rischiarato dai chochin, le tipiche lanterne colorate fatte di cartone.

Ci sono molte varietà di questi alberi usati a scopo ornamentale, ma quelli più diffusi in assoluto in tutto il Giappone e con i quali principalmente si festeggia l’hanami, si chiamano prunus × yedoensis, comunemente chiamati con il nome somei-yoshino o yoshino.

Inizialmente era una cerimonia per nobili, dignitari di corte, samurai e poeti.
Oggi è invece una vera e propria festa nazionale.

In occasione dell’hanami in Giappone vengono preparati degli alimenti dedicati alla fioritura dei sakura, come ad esempio gli Hanami-Dango o i Sakura-Mochi .

Hanami dango: la ricetta per #sakurandom | Tradurre il Giappone

La città di origine dei ciliegi giapponesi è Yoshino.

Anche in Italia abbiamo importato la tradizione di ammirare i fiori di ciliegio.
Nel 1959, infatti, il primo ministro giapponese Nobusuke Kishi, in visita ufficiale in Italia, donò a Roma a nome del proprio governo 2500 sakura, ciliegi giapponesi da fiore, molti dei quali piantati proprio nel Parco Centrale del Lago dell’EUR che, in onore del Paese donatore, intitolò una propria strada pedonale con il nome di Passeggiata del Giappone.

I Sakura sono un simbolo di bellezza per il Giappone.
Il fiore del Ciliegio, la sua delicatezza, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita, della bellezza dell’esistenza.
La fioritura dei Sakura è da sempre vista come segno premonitore della ricchezza della raccolta del riso, come auspicio di prosperità.


Stesso motivo per il quale si usa offrire infusi di fiori di Sakura ai matrimoni.
Anche gli studenti, che in Aprile cominciano un nuovo anno scolastico e i neo diplomati o laureati che entrano nel modo del lavoro nello stesso mese, vedono nella fioritura dei Sakura un segno di buon auspicio per il loro futuro.


Il Sakura rappresenta e simboleggia anche le qualità del samurai: la purezza, la lealtà, l’onestà, il coraggio.
Come questo fiore, effimero e fragile, nel pieno del suo splendore muore lasciando il ramo, così il samurai, nel nome dei principi in cui crede, è pronto a lasciare la propria vita in battaglia.
Si tratta dell’immagine di una morte ideale, pura, distaccata dalla caducità della vita e dai beni terreni.

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Pubblicato da LaMela777

Sono una blogger diversamente agiata in un mondo palesemente disagiato. Ho un master in "LaQualunque" all'università della vita. Un mio difetto? Li ho tutti!