LEGO, 63 anni e non sentirli.
Il 28 Gennaio del 1948 Ole Kirk Kristiansen (Christiansen) e il figlio Godtfred, creano i primissimi esemplari di mattoncini assemblabili in plastica, prendendo spunto da quelli prodotti dalla società Kiddicraft e brevettati da Hilary “Harry” Fisher Page.
In realtà la storia della LEGO nasce molto prima, nel 1932 in Danimarca, quando Kristiansen piccolo falegname, realizza scale a pioli e qualche giocattolo di legno per i pochi del paese che se li potevano permettere.
E nel 1934 chiama la sua piccola ditta, LEGO, scritto in stampatello e giocando sulla fusione di due parole danesi, ‘leg’ e ‘godt’ che tradotto vuol dire: GIOCA BENE!
Quando nel 1942 la ditta prende fuoco distruggendone una buona parte, Kristiansen non si lascia scoraggiare e rimette in piedi la produzione dando maggiore spazio alla realizzazione dei giocattoli, sarà la sua mossa vincente.
Il mattoncino come lo conosciamo oggi viene brevettato da Kristiansen nel 1958, quando ha l’intuizione di dotare i mattoncini con dei tubi nella parte inferiore migliorare la stabilità delle costruzioni.
Alla morte del padre, subentra Godtfred, già presidente della società, che porta avanti il progetto abbandonando però il legno e dedicandosi solo alla plastica.
Nel 1960 la ditta conta circa 450 impiegati rispetto i 7 iniziali.
Da questo momento arrivano le “evoluzioni” dei classici mattoncini, accanto ad elementi classici compaiono le prime ruote, e sempre nel 1961, vengono introdotti i giochi rivolti al mercato pre-scolare.
Per questo motivo, dato che il consumatore finale della LEGO è il bambino, i mattoncini vengono pensati per essere usati da chiunque senza l’uso di istruzioni.
Tra i punti si forza della LEGO, oltre la facilità di utilizzo, anche la compatibilità dei vari elementi che sono perfettamente assemblabili tra loro e ogni pezzo si incastra alla perfezione, vengono venduti anche elementi singoli.
Da qui in poi è stato un tutto andare in crescita con l’aggiunta di sempre elementi nuovi, nel 1966 il primo set dedicato ai treni, poi arrivano i DUPLO i mattoncini grossi e colorati adatti ai più piccoli.
Nel 1977 arrivano i set “Technic” per i più grandicelli con pezzi meccanici, ingranaggi e motori.
Nel 1971 nasce la prima linea dedicata interamente alle ragazze e nel 1979 vengono introdotti i primi set Space e debutta anche la serie Fabuland dove le figure hanno visi di animali, a seguire è poi arrivata la linea Castle con cavalieri e cavalli.
Nel mentre vengono aperti anche parchi giochi a tema con il nome LEGOLAND, un successo per la casa produttrice già famosa.
La LEGO, non si è fermata al mattoncino, nel corso del tempo ha prodotto videogiochi, serie TV e cartoni animati anche proponendo remake di classici come Batman, Harry Potter e molti altri. Ovviamente mantenendo sempre il loro aspetto.
Oggi LEGO in tempo di Covid
La crisi non ha risparmiato neanche il colosso danese che lo scorso settembre ha annunciato a causa del calo delle vendite il taglio di 1.400 posti di lavoro l’8% degli addetti dei suoi attuali 18.200 dipendenti.
Evoluzione del logo LEGO
Il logo che conosciamo oggi è l’evoluzione definitiva di quello del 1973. Ma quante volte è stato “manipolato” e rivisitato?
Inizialmente il logo era molto semplice e monocolore, nero, nato nel 1934. Il logo si basa sul nome dell’azienda, formato da due steli abbreviati: Leg (play) e Godt (good). Sono utilizzati in tutte le varianti del marchio, di cui ce ne sono circa quindici.
Dal 1936 il logo, con una prima modifica, appare per la prima volta sui prodotti con l’inserimento della frase “Fabriken Billund” e dal 1946 entra in scena il colore.
Nel corso della sua esistenza ha subito molte trasformazioni, ma è sempre stata associata al nome dell’azienda, rosso vivo e forme geometriche. A poco a poco, il rettangolo utilizzato come sfondo si è trasformato in un quadrato.
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