Il covid si porta via anche Giovanni Gastel tra i più apprezzati fotografi internazionali.
Ricoverato da alcuni giorni nell’ospedale alla Fiera di Milano.
Anche se era nipote di Luchino Visconti affrontò senza raccomandazioni una gavetta durissima di cui andava orgoglioso.
Le prime glorie arrivarono negli anni ’80, quando iniziò a collaborare con le più prestigiose riviste di moda, firmando le campagne tra gli altri, per; Versace, Missoni, Trussardi, Krizia, Ferragamo, Dior.
Negli anni ’90 trovò il tempo per una via più artistica conquistandosi nel ’97 in Triennale una personale curata da Germano Celant. Fu solo la prima di tante. Col tempo scoprì infine la passione per i ritratti.
Accanto ai volti di personaggi noti, come Vasco Rossi, Selvaggia Lucarelli, anche persone comuni, incontrate per caso nella vita di tutti i giorni.
“Era un maestro dell’estetica nel suo senso più alto”.
Avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 27 dicembre Gastel, nato a Milano nel 1955, ultimo dei sette figli di Giuseppe Gastel e Ida “Nane” Visconti. Rampollo cioè della più alta borghesia e della massima nobiltà lombarda, erede insieme degli Erba e degli antichi signori di Milano.
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Castel ha reso una fotografia vagamente glamour potabile.