SOUL recensione (spoiler)

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Soul, il nuovo capolavoro firmato Pixar e Disney è un film d’animazione del 2020 diretto da Pete Docter, prodotto dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, con musiche di Trent Reznor e ‎Atticus Ross.

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TRAMA

Il lungometraggio ha come protagonista Joe Gardner (nella versione italiana doppiato dall’attore Neri Marcorè) direttore di una banda musicale delle scuole medie il cui sogno è quello di diventare musicista di Jazz. Quando, finalmente dopo 20 anni di tentativi, riesce a ottenere l’occasione di suonare nel miglior jazz club della città, il destino lo beffa.

Per una serie di sfortunati eventi si ritroverà nell’Ante-Mondo, un luogo fantastico dove le nuove anime acquisiscono personalità, stranezze e interessi prima di andare sulla Terra.

Qui, Joe incontra un’anima precoce di nome 22 (doppiata nella versione italiana dalla bravissima Paola Cortellesi) un’anima cinica rimasta nell’Ante Mondo per millenni poiché non ha mai capito il fascino dell’esperienza umana e il cui intento è boicottare ogni possibilità di andare sulla terra, a differenza di Joe che cerca disperatamente di ritornare nel suo corpo.

I due faranno squadra, e scopriranno le risposte ai molti dubbi che da sempre li tormentano.

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non e’ un film per bambini

Decisamente, visti i temi delicati che affronta, non è un film dedicato ai bambini va considerato un film d’animazione per adulti.

Una meravigliosa riflessione sul senso della vita e sulle anime come era già accaduto con i lungometraggi Up e Inside Out, toccando temi comuni un po’ a tutti come: ambizioni lavorative, amicizia, incomunicabilità familiare.

 Il film invita a vivere ogni giorno con passione, gustandosi ogni più piccola cosa senza sprecare nemmeno un istante.

Joe Gardner rappresenta l’uomo medio con un lavoro precario e un sogno nel cassetto che la famiglia disapprova. Una possibilità, l’opportunità della vita stroncata sul nascere.

22 rispecchia invece la paura, il rifiuto e tutti quei sentimenti che concernono la confusione di un cambiamento verso una vita nuova con abitudini diverse.

Il tutto rappresentato con momenti ironici e divertenti accompagnati dalle note jazz, non a caso il titolo gioca sul doppio significato della parola, che richiama sia l’”anima” che il tipo di musica sviluppata negli anni ’60 dalla fusione di jazz, gospel e pop.

distribuzione

Il film ha aperto la 15ª Festa del Cinema di Roma ma a causa della pandemia da #covid19 ha subito come altri prime cinematografiche un arresto nella distribuzione.
Pixart e Disney hanno deciso di rilasciarlo gratuitamente su Disney+ il giorno di Natale.

/ 5
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Pubblicato da LaMela777

Sono una blogger diversamente agiata in un mondo palesemente disagiato. Ho un master in "LaQualunque" all'università della vita. Un mio difetto? Li ho tutti!

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