Lo Stop! Del Vaticano il DDL Zan “non s’ha da fare”

Lo Stop! Del Vaticano il DDL Zan "non s'ha da fare"
Lo Stop! Del Vaticano il DDL Zan "non s'ha da fare"
Lo Stop! Del Vaticano il DDL Zan “non s’ha da fare”

Appello della Chiesa allo Stato per rispettare il Concordato.

Lo Stop! Del Vaticano il DDL Zan “non s’ha da fare”
Non è la prima volta che la Santa Sede prova a interferire sulle questioni di stato.
Era già accaduto nel ’74 in occasione della legge sul divorzio, e nel ’81 contro la legalizzazione dell’aborto.
lL provvedimento contro l’omotransfobia passato in Camera e che ora aspetta di essere approvato anche in Senato rischia di essere nuovamente messo da parte.
A motivare la richiesta sembra essere la violazione di alcuni contenuti dell‘accordo siglato nel 1984 tra Stato e Chiesa.
Noto anche come Accordo di Villa Madama, firmato dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi e dal segretario di Stato vaticano Agostino Casaroli.
Il Concordato stabilisce i patti tra Stato e Chiesa disciplindo tra le altre cose:
l’indipendenza e la sovranità dei due ordinamenti, l’istituzione di scuole cattoliche e la loro parificazione alle scuole pubbliche, la tutela degli edifici e del patrimonio artistico del Vaticano e introduceva l’8xmille.
La Santa Sede ha tenuto a precisare come il ddl Zan mette in discussione “la libertà di organizzazione delle scuole private cattoliche”.
A’ finire nel mirino, in particolare, l’articolo 7 del disegno di legge che non esenterebbe le scuole private dall’organizzare attività in occasione della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, prevista proprio dalla nuova legge.
Il portavoce della Santa sede si è espresso contro il disegno di legge che a quanto detto:
“Addirittura attenterebbero, in senso più generale, alla libertà di pensiero della comunità dei cattolici”, con il timore “che l’approvazione della legge possa arrivare persino a comportare rischi di natura giudiziaria”.

Le istituzioni non ci stanno.

Non si sono fatte attendere le risposte da parte delle istituzioni.
Roberto Fico, presidente della Camera del parlamento, ha chiarito:
“il Parlamento è sovrano”.

Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto voluto precisare come
“Il nostro è uno Stato laico, non è uno Stato confessionale, quindi il parlamento è certamente libero di discutere e di legiferare”.

Esattamente cosa prevede il ddl zan?

Il disegno di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo preparato da Alessandro Zan, deputato del Pd, andrebbe a modificare l’articolo 604 bis del codice penale, che ad oggi punisce con la reclusione fino a sei anni anni i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggiungendo anche gli atti discriminatori fondati  “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”.
Questo perché“se oggi aggredisci qualcuno per ragioni di razza, etnia e religione vieni punito con un’aggravante secondo la legge Mancino. Se aggredisci una persona o una coppia in quanto gay, invece, non è così”.

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Pubblicato da LaMela777

Sono una blogger diversamente agiata in un mondo palesemente disagiato. Ho un master in "LaQualunque" all'università della vita. Un mio difetto? Li ho tutti!

2 Risposte a “Lo Stop! Del Vaticano il DDL Zan “non s’ha da fare””

  1. C’è sempre una qualche religione a mettere i bastoni tra le ruote. Una religione che tra l’ altro proclama ” amore verso il prossimo”. Possibile che il Vaticano debba ancora influenzare un parlamento di una repubblica laica? A volte si scordano che in Italia non esistono solo i cattolici ma anche tanta gente di altre religioni.

    1. Il problema è che la chiesa ha sede a Roma. Avesse la “casa” da un’altra parte non crede sarebbe così fluenzabile sulla politica interna.

I commenti sono chiusi.

1 di